Il guado, Isatis Tinctoria

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/2/2010, 18:51

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
1,364
Location:
Insubria

Status:


Ciao a tutti,
con GUADO intendo la pianta con nome latino Isatis Tinctoria
imageimageimage
leggendo quanto scritto dagli autori Romani si dà (penso :unsure: ) per certo che i guerrieri Celti si lanciassero in battaglia con il volto o il corpo decorato con essenza azzurra estratta da questa pianta image
Aggiungo che veniva senza dubbio utilizzata per colorare gli scudi e tingere i tessuti
E stata usata in epoca anche recente sopratutto nel basso medioevo prima dell'epoca delle grandi esplorazioni con all'avvento prima dell'indaco indiano e poi della moderna chimica
Addiruttura tra il 1200 e il 1600 fece la ricchezza della città di Erfurt in Turingia image (foto macina originale Turingia)
Purtroppo non la so ancora distinguere e non so neppure se dalle mie parti ce ne è :wacko:
su ebay come sapete bene, si trova di tutto ma non mi va di comprarla :D e non ho spazio per piantarla :angry: http://shop.ebay.it/items/Isatis-Tinctoria...QQ_kwZTinctoria
ma a qualcuno magari interessa e in futuro potrebbe essere disposto a scambirla con altro

in compenso in questa cloaca maxima virtuale ho capito come estrarla dalle foglie:

<<con processi di macerazione e fermentazione in acqua, si ottiene una colorazione gialla verdastra; la soluzione, agitata ed ossidata, fa precipitare i fiocchi d’indaco (indigotina). Si ottiene così una colorazione blu, da sempre usata nel campo tessile per lana, seta, cotone, lino e yuta, ma anche per vernici, colori per uso pittorico, cosmetica.

La coltivaziona e lavorazione del Guado ha rappresentato un importante fattore produttivo per l’italia tra 1300/1500. In Toscana e Marche, dove le piantagioni erano più diffuse la lavorazione del guado aveva un ciclo produttivo completo e autonomo: produzione agricola, raccolta delle foglie nei campi, macerazione e raffinazione, confezione in pani della materia colorante, collocazione del prodotto finito in magazzini appositamente apprestati.
Una curisiotà. Anticamente l’estrazione del colore blu dal Guado avveniva grazie alle gozzoviglie in osteria..Infatti, in cerca di un “solvente” si posizionavano barili vuoti di fronte alle osterie..aspettando che venissero riempiti!
L’urina, infatti, veniva utilizzata per l’estrazione del colorante della pianta.
>>

(il "piscio" serve anche per il fungo fomes ma questa è un'altra storia e ve la racconterò prossimamente :P )

Domanda rivolta a tutti:

voi usate il guado o pigmenti moderni tipo trucchi di carnevale visto che siamo nel periodo?
già che ci siamo : fate lo stesso disegno o cambiate ?


saluti
 
Top
Gogo1987
view post Posted on 10/2/2010, 21:57




i disegni di solito sono in mano ai nostri artisti...

per quanto riguarda il guado, come ho scritto nel forum lingonico, preferisco de colori sintetici.

tanto per darti un'idea, io uso questi che sono ottimi (e anzi prossimamente ne devo riordinare una scatola!): http://cgi.ebay.it/AMOS-Face-Deco-face-pai...=item518a2651ac


Ho scelto il sintetico per un semplice motivo: quando ho provato la pasta di guado portata da un ricostruttore a un festival a biella (un ricostruttore storico che l'ha fatta con tutti i santi crismi) a parte che mi ha lasciato segni rossi di intolleranza a una qualche sostanza presente dentro la pasta sulla pelle, ma soprattutto mi dava prurito... Sicuramente la pelle di noi uomini e donne d'oggi è più delicata di allora e di sicuro soffriamo di più di allergie e intolleranze per la minore esposizione a fattori immunizzanti rispetto ad allora. Perciò niente guado e si ai colori ipoallergenici per i bimbi (pelle delicata io!!!!).

Questi della facedecò sono spettacolari: il colore rimane brillante anche una volta asciutto, resiste alla sudorazione (che in battaglia per non trasformarsi in baldracche armate è molto utile!), si lavano tranquillamente con le salviettine umidificate (quelle struccanti o anche quelle per i bimbi) così come fazzoletto di carta e acqua, non danno problemi di allergia (finora non ho sentito di nessuno che abbia avuto reazioni, e io ho la pelle molto sensibile da quel punto di vista) e sono comodissimi in quanto in stick stile rossetto, di quelli che praticamente togli il cappuccio protettivo, e avviti per fare uscire il "pastellone" colorante proprio come si fa per un rossetto. L'unica cosa importante è non lasciarli in macchina sotto il sole a lungo perchè rischiano di sciogliersi (ma basta ricordarsi di tenerlo per esempio in tenda, dove non si raggiunge una supertemperatura come in macchina).
 
Top
view post Posted on 10/2/2010, 23:50

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
1,364
Location:
Insubria

Status:


Grazie anzitutto per la risposta image
Più che allergia al guado ho ho intolleranza verso il MADE IN KOREA, ma terrò presente il prodotto likato considerando le doti eccelse ;)

CITAZIONE
<<....in battaglia per non trasformarsi in baldracche armate è molto utile!....>>

mi lasci basito image , sei troppo forte image

Diciamo che, oltre alla tintura cutanea, potrebbe servire per tingere lo scudo, così ho il pigmento azzurro, usando l'ocra (ne ho recuperato un sacchettino alla gara dell'Archeopark a Darfo BS) ho il giallo, mi manca il rosso e dorei avere tutti i primari per tirar fuori il resto
 
Top
Gogo1987
view post Posted on 11/2/2010, 21:29




se vai in colorificio di solito i pigmenti naturali sono a base di terre... e il rosso lo ottieni con l'ossido di ferro minerale (o ocra rossa, tanto cara agli uomini del periodo postglaciale per le pitture rupestri e, sembra, anche per le sepolture)... e così risolvi anche per il rosso!

Naturalmente l'ocra la trovi in un'infinità di sfumature... E l'idea del guado per lo scudo è ottima (a meno che sia allergico pure lui! :P )

ps: e perchè sarei poi così "forte"!? son solo me stessa! :P
 
Top
jackyeale
view post Posted on 22/2/2010, 11:21




Eh eh eh.. una pazza che l'ha comprato e lo vuole seminare a giorni ce l'hai qui!!
Quasi sicuramente farò la prova per tingere un pezzo di stoffa, ma il più lo userò per far seccare l'impasto e mostrarlo in rievocazione al mio banchetto del tintore accanto al disegno della pianta. ;P
L'anno scorso mi son fatta truccare con una pasta moderna ai Celtic days di
Ome.. Mi ero troppo presa bene e anche se ero una civile che gironzolava quà e la nn ho saputo resistere alla tentazione!

 
Top
Gogo1987
view post Posted on 22/2/2010, 18:06




uh approposito... ho mostrato le foto a mio padre... SEMBRA CHE L'ABBIA VISTA NEL NOSTRO TERRENO VICINO AL FOSSO... questa estate farò esperimenti e poi vi fo sapere :D (io non ci avevo fatto neanche a caso.....)
 
Top
view post Posted on 22/2/2010, 18:30

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
1,364
Location:
Insubria

Status:


Hei...hei donne!!!!!
allora un barattorlo è già prenotato per il vostro buon fondatore/amministratore image
 
Top
Gogo1987
view post Posted on 23/2/2010, 00:44




più che altro Manx... ce ne sono un'infinità di varietà (prova a cercare appunto il nome scientifico, a me ne sono risultate diverse varietà su un libro di botanica). Producono tutte il colore blu? La differenza sta solo nella concentrazione del colore o in altro!?

Comunque ci si proverà... se mi riesce di sicuro qualcosa ti mando...
 
Top
jackyeale
view post Posted on 11/3/2010, 09:34




Solo l'isatis tinctoria produce colorazione, per quel che ne so io..
Ho piantato settimana scorsa parecchie piante tintorie per il mio banchetto del tintore, queste sono solo alcune:
robbia (rubia tinctorum)->rosso, si usano le radici
guado (isatis tinctoria)->blu, si usano le foglie
camomilla del tintore (anthemis tinctoria)->giallo, si usano i fiori
zafferanone (cartamus tinctoria)->rosso, di nuovo i fiori
e poi si possono fare gli impiumi prima di procedere alla seconda colorazione; prima tintura col giallo, poi guado->ottengo il verde.
E via dicendo!!

Miraccomando di fare un bagno di mordenzatura con allume di potassio detto allume di rocca (lo si trova in erboristeria e alle fiere come deodorante), così si permette al colore di attaccarsi meglio al tessuto!
Materiali tessili vegetali prendono poco colore, quindi canapa e lino da dimenticare, mentre la lana è la migliore!!
Più o meno questo è quello che c'è da sapere, detto in modo molto semplice e breve!
 
Top
8 replies since 10/2/2010, 18:51   619 views
  Share