sai MARCOON
secondo me, sfogliando le pagine, bisognerebbe essere lettori attivi e non recettori passivi di "cultura" imposta.
Ragionamento
e spirito critico dovrebbero far da filtro tra gli occhi del lettore e la sua materia grigia, altrimenti quest'ultima verrebbe utilizzata come semplice recipiente di contenimento per poi far uscire ripetendo come pappagali.
Altrimenti
continuo a sentire che i celti non conoscevano la scrittura e i caratteri runici sono stati inventati dai vichinghi, allora le iscrizioni leponzie sono scesi loro 1000anni dopo a inciderle? Si continua a dire che non utilizzavano archi e mi son sempre chiesto cosa ne facessero delle miglia di punte di freccia rinvenute?I reperti sono tracce importantissime ma anche li bisogna filtrare: come mai la quasi totalità degli archi luoghi europei in tasso, tanto cari a Luis, sono stati rinvenuti nelle paludi a nord della Germania?Ma pochi anni fa è saltato fuori un bell'arco in tasso di 4000anni fa però non in una sepoltura sotto la nostra terra ma tra i ghiacci delle alpi, forse a causa dell'inalzamento della temperatura cagionante il disgelo.
In modo critico potresti riflettere sul perché di punte di lance datate età del ferro se ne son trovate una marea ma di aste in legno attaccate neanche l'ombra? Fra un pò lo storico di turno dirà che le usavano a modi coltello per essere meglio utilizzate nello scontro ravvicinato e tutti la bevono e ripetono.
Però qui rischiamo il "fuori tema", aprite se vi và un altro topic e ne discutiamo con piacere (non preoccupatevi non ce li fanno pagare).
Tornando alla stele, questa è fantastica secondo me: è come una foto scattata quando magari eravate bambini in luoghi e con persone che non esistono più e non ricordavate ma li rivedete magari dopo 70anni.
Nella pietra della Stele di Bormio è stato immortalato un momento di vita di più di 2000 anni fa, non guardatela velocemente, entrate dentro alla pietra
